
L’arte ha il dovere di essere un manifesto del suo tempo. Non può tacere, non deve fare concessioni. La bellezza fine a sé stessa è un miraggio sterile, la mera descrizione un eco lontano di un passato statico. L’arte deve raggiungere il cuore: con una carezza o con un pugno, ma sempre con una verità. Deve dire, sussurrare o urlare qualcosa. Per molti l’apparenza è la sostanza. Io la sfioro appena: la superficie non mi basta. La gente guarda ma non osserva, scruta ma non comprende. A me interessa l’invisibile: i silenzi, i gesti, gli sguardi... le Anime delle persone. Ascolto quello che non si dice, perché è lì che si cela l’Essenza. È lì che l’arte nasce. Anna Montanaro
