Anna Montanaro

Anna Montanaro (Carate Brianza, 1981) is a contemporary artist who explores themes of memory, time, and the body through a language that blends photography, collage, printmaking, and painting. Her research focuses on the ephemeral nature of existence and the transformations of memory, with layered works that narrate the complexity of human experience.

Raised in a family with a strong typographic background, she developed an interest in repetition and seriality, tools used to represent the flow of time and the shifting nature of memories. Her photographic collages, printed on canvas and altered with painterly interventions and resins, transform the image into living matter, suspended between visible and invisible, presence and dissolution.

Her artistic practice is a continuous dialogue between addition and subtraction, recalling an archaeological investigation of memory, where the past re-emerges in new and blurred forms. The use of resins to "freeze" images symbolizes a suspended memory, visible yet intangible, evoking a contemporary vanitas between fleetingness and the desire for eternity.

Graduated in restoration at the Brera Academy of Fine Arts with top marks (108/110), she collaborated as a private assistant in the course of Ancient Paintings Restoration. She has participated in numerous international exhibitions and events, including the Florence Biennale, the Rome Triennale, the OSTEN Biennial of Drawing in Skopje, and the Cairo Art Prize.

Among her recognitions are the Honorary Diploma at the Cairo Art Prize, the first prize at the OSTEN Biennial of Drawing, and the Ricoh Prize, which attest to her value and ability to combine research and poetry within the European art scene.

Acknowledged by critics such as Giorgio Grasso, Claudio Franza, and Stefania Pieralice, her work intertwines artistic language and philosophical reflection, offering an intense visual and intellectual experience.

Her works are not mere images to observe but open doors into an inner world where memory becomes matter and time becomes narrative. They invite the viewer to immerse themselves in a profound dialogue with themselves, rediscovering the fragility and strength of remembrance in a journey that connects past, present, and future.

Anna Montanaro merges traditional techniques and contemporary experimentation, transforming memory into tangible matter and inviting the viewer on an emotional and meditative journey through flowing time.

Anna Montanaro (Carate Brianza, 1981) è un'artista contemporanea che esplora i temi di memoria, tempo e corpo attraverso un linguaggio che fonde fotografia, collage, stampa e pittura. La sua ricerca si concentra sulla natura effimera dell'esistenza e sulle trasformazioni della memoria, con opere stratificate che raccontano la complessità dell'esperienza umana.

Cresciuta in una famiglia con un forte legame tipografico, ha sviluppato un interesse per la ripetizione e la serialità, strumenti usati per rappresentare il fluire del tempo e il mutare dei ricordi. Le sue collage fotografiche, stampate su tela e alterate con interventi pittorici e resine, trasformano l'immagine in materia viva, sospesa tra visibile e invisibile, presenza e dissolvenza.

La sua pratica artistica è un dialogo continuo tra aggiunta e sottrazione, richiamando l'indagine archeologica del ricordo, dove il passato riaffiora in forme nuove e sfumate. L'uso delle resine per "congelare" le immagini simboleggia una memoria sospesa, visibile ma intangibile, evocando una vanitas contemporanea tra fugacità e desiderio d'eternità.

Diplomata in restauro presso l'Accademia di Belle Arti di Brera con il massimo dei voti (108/110), ha collaborato come assistente privata nel corso di Restauro di dipinti antichi. Ha partecipato a numerose mostre e rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Firenze, la Triennale di Roma, l'OSTEN Biennial of Drawing a Skopje e il Premio Arte Cairo Editore.

Tra alcuni i suoi riconoscimenti figurano il Diploma d'Onore al Premio Arte Cairo Editore, la vittoria all'OSTEN Biennial of Drawing e al Premio Ricoh, che attestano il suo valore e la sua capacità di coniugare ricerca e poetica nel panorama artistico europeo.

Riconosciuta da critici come Giorgio Grasso, Claudio Franza e Stefania Pieralice, la sua opera intreccia linguaggio artistico e riflessione filosofica, offrendo un'esperienza visiva e intellettuale intensa.

Le sue opere non sono semplici immagini da osservare, ma porte aperte su un mondo interiore dove la memoria si fa materia e il tempo si fa racconto. Invitano lo spettatore a immergersi in un dialogo profondo con se stesso, a riscoprire la fragilità e la forza del ricordo, in un viaggio che unisce passato, presente e futuro.

Anna Montanaro unisce tecniche tradizionali e sperimentazioni contemporanee, trasformando la memoria in materia tangibile e invitando lo spettatore a un viaggio emozionale e meditativo nel tempo che scorre.